mercoledì 7 agosto 2019

Noi non abbiamo votato la "Dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale"


A seguito della presentazione, in Consiglio Comunale di Marano Vicentino, di un Ordine del Giorno in cui si chiedeva di approvare la "Dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale", il gruppo di minoranza, Noi di Marano, ha deciso di abbandonare l’aula e, quindi, di non partecipare alla votazione.
Questa decisione è stata presa dopo aver tentato una mediazione, con i rappresentanti della lista civica di Marano Bene Comune, che non ha comunque portato a nessun risultato. Anzi, il nostro consigliere, Marta Zambon, si è trovata di fronte ad un vero e proprio muro. Persone che non avevano la minima intenzione di trovare accordi e neppure di modificare o approfondire l’Ordine del Giorno.
Successivamente, il consigliere Marta Zambon, prima di passare alla votazione del Consiglio e precedendo quindi l’abbandono dell’aula, ha letto una dichiarazione. Nella stessa si evidenziava come l'OdG proposto, che doveva contenere degli impegni concreti da parte dell’Amministrazione, mancava in realtà di qualsiasi indicazione reale.
In pratica se il sindaco si impegna a dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ambientale deve intervenire in qualche modo, per ridurre il problema e quindi l'emergenza stessa, non farlo solo a parole.
Il gruppo di minoranza ha chiesto all'Amministrazione una specifica e precisa volontà, con tempi ed iniziative, a favore di una riduzione delle emissioni e dell’introduzione delle energie rinnovabili. Ma, alla fine, l’unica cosa certa rimane quella dell’adesione ai prossimi Scioperi Mondiali contro i Cambiamenti Climatici.
Il gruppo consigliare NOI di MARANO

Marano Vicentino, 29 Luglio 2019
L’ordine del giorno presentato dal consigliere Cogollo ci fa riflettere su un problema a me caro del quale sono stata subito entusiasta di poterne discutere in Consiglio Comunale. Sono consapevole che l’emergenza climatica e ambientale, che sta avendo pubblicità e riscontro dei media solo negli ultimi mesi, sia un problema importante da affrontare al più presto e in più direzioni. Da persona amante della natura e della montagna, cresciuta tra i campi coltivati e senza sfarzi mi ritengo sensibile alla questione dell’inquinamento e della cementificazione. L’urbanizzazione ha portato in alcuni casi alla deviazione dei corsi d’acqua, alla deforestazione, alla costruzione di strade al posto dei terreni agricoli. Detto questo mi sento anche però una ragazza di trent’anni che di certo non resta con il pensiero e la mente a 100 anni fa. Il progresso ci aiuta in diversi ambiti della vita quotidiana e ci amplia le possibilità di esperienze personali, lavori più stimolanti e relazioni a più ampio giro. Sono convinta che, oltre a essere semplici cittadini attivi nella lotta contro l’inquinamento attraverso pratiche quotidiane di risparmio e di riciclo, un’Amministrazione Comunale può impegnarsi in maniera più importante e massiccia.
Rimango ancora una volta basita, per non dire delusa, dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza: non lascia spazio a un miglioramento effettivo della situazione. Conscia dell’importanza del tema dell’inquinamento ambientale mi è stata data la possibilità di confrontarmi con il consigliere Cogollo per cercare un ordine del giorno condiviso.
Speranzosa di poter contribuire assieme al gruppo di maggioranza per un problema comune mi sono presentata alla riunione con aspettative diverse da ciò che è accaduto. Mi sono trovata davanti due persone (consigliere Cogollo e assessore Cavedon) che non hanno avuto la minima intenzione di lavorare sull’ordine del giorno proposto. Ho chiesto di intervenire in modo più concreto e attivo nonché di leggere punto per punto l’ordine del giorno per lavorarci assieme, limando alcuni aspetti e discutendone altri. La risposta che ho ottenuto non è stata positiva, anzi, nemmeno avevano l’odg stampato. Mi è stato riferito che inserire punti concreti con scadenze verificabili nell’odg è controproducente perché sicuramente l’Amministrazione non sarà in grado di ottemperare agli impegni nei tempi stabiliti. Ho provato un paio di volte a dire la mia ma penso di avere avuto davanti a me solamente un muro, un muro che era già alto ancor prima di ascoltarmi e di cercare di leggere assieme le proposte. Sapevano già che non avrebbero cambiato le cose. Mi interrogo quindi sulle parole a cui il gruppo di maggioranza piace tanto esprimersi e riempirsi la bocca: condivisione e collaborazione. Io di certo non ho visto né una né l’altra. Ho chiamato quindi il capogruppo Sartore per esprimere la mia delusione oltre che a ribadire l’inutilità di proporre un confronto anche con il gruppo di minoranza per tentare di giungere ad una condivisione del testo.
Chiediamo, come gruppo Noi di Marano con il quale ho condiviso il mio pensiero e il mio agire, di allegare detta dichiarazione alla delibera.
Per il gruppo Consigliare “Noi di Marano”
Marta Zambon