martedì 30 agosto 2016

Scuolabus, fermate pericolose a Marano

Più sicurezza e meno disagi per le decine di studenti che, a partire da settembre, torneranno ad utilizzare la corriera per andare a scuola.
A chiederlo è il consigliere Erik Pretto, del gruppo di minoranza “Noi di Marano” che, a tre settimane dal suono della prima campanella, punta i riflettori sulle condizioni delle fermate degli autobus, in diversi casi sprovviste di pensiline e di rastrelliere per la sosta delle biciclette, e in particolare su quella posizionata nella centralissima piazza Silva. Qui infatti non solo non è presente una copertura che consenta agli utenti delle Svt di ripararsi dalle intemperie mentre attendono l’arrivo dell’autobus, ma le rastrelliere sono posizionate nel mezzo di un incrocio con evidenti pericoli per gli studenti.
«La fermata degli autobus posta all’uscita di piazza Silva verso via Pasubio» spiega Pretto «è in condizioni davvero precarie: nonostante sia molto utilizzata dagli studenti diretti agli istituti superiori di Thiene e Schio e dai cittadini, è sprovvista di pensilina. Inoltre le rastrelliere sono posizionate apparentemente alla rinfusa sul lato opposto della carreggiata, in un angolo stradale spesso allagato in caso di pioggia, che costringe gli utenti del trasporto pubblico su gomma a pericolosi attraversamenti stradali per depositare o raccogliere le proprie biciclette».
«Ritenuto che tutte forze politiche di Marano ritengano importante favorire l’impiego dei trasporti pubblici per motivazioni di carattere ambientale, economico, etico ed educativo» evidenzia Pretto «chiedo all’amministrazione di intervenire per migliorare la situazione delle fermate. In particolar modo chiedo che venga posto rimedio al degrado della fermata degli autobus di piazza Silva, installando una apposita pensilina e riqualificando l’area di sosta per le biciclette, possibilmente spostandola sull’altro lato della carreggiata nei pressi del parcheggio sterrato».
Un intervento all’apparenza semplice, ma non di così facile realizzazione, come spiega Francesco Luca, assessore ai lavori pubblici: «Per quanto riguarda la richiesta di dotare la fermata di piazza Silva di una copertura, potremmo valutare la possibilità di destinare a questo scopo una delle due pensiline che abbiamo appena acquistato, mentre in questi ultimi mesi abbiamo dotato di rastrelliere diversi punti di Marano. Vedo invece più difficile spostare i porta bici, perché il parcheggio sterrato è privato, anche se ad uso pubblico da ormai dieci anni. Prima di creare lì l’area di sosta per le bici bisognerebbe asfaltare la pavimentazione per non creare ulteriori disagi agli studenti quando piove, con il rischio che in futuro i proprietari vogliano utilizzare il terreno per altri scopi».
Alessandra Dall’Igna (Il Giornale di Vicenza 26.08.2016)

Farmacia snobbata «Non può sostituire veterinari e medici»

Fumata nera per la farmacia comunale di Marano. L'asta per l'assegnazione della terza croce verde del paese, che avrebbe dovuto aprire i battenti entro l'anno nella zona sud di Marano, è andata deserta. E questo ha fatto scatenare la polemica politica. Se secondo il sindaco Piera Moro la causa di questa debacle va attribuita alla scarsa offerta in quest'area di edifici adatti a ospitare la nuova farmacia, per Erik Pretto del gruppo di minoranza “Noi di Marano” è colpa degli onerosi servizi inseriti dall'Amministrazione nel bando.
Pretto fa riferimento soprattutto alla volontà del Comune di attivare all’interno della futura farmacia una sezione dedicata ai farmaci per animali e anche un ambulatorio infermieristico.
Fatto sta che, per un motivo o per l'altro, alla scadenza del bando in municipio non è arrivata alcuna offerta, arrestando di fatto il lungo e complicato iter per l'apertura della farmacia comunale iniziato a maggio 2012.
La giunta Moro aveva variato la collocazione della terza farmacia stabilendo che non sarebbe più sorta a sud del paese (come er stato progettato dall'Amministrazione Nardello) ma all'interno del centro diurno “Brolatti”. Decisione contro cui le due storiche rivendite di medicinali del paese avevano presentato ricorso al Tar per concorrenza sleale.
A gennaio 2015 l'Amministrazione ha deciso di tornare sui suoi passi, ricollocando la terza farmacia a sud del paese e prevedendo di incassare la somma fissa di 200 mila euro per la concessione, più altri 12 mila euro anno di locazione per i prossimi 30 anni. «L'interesse dei privati verso la nuova farmacia comunale non è mai mancato - precisa il sindaco Moro - Il problema è relativo solo al suo posizionamento. Abbiamo rispettato la decisione presa dalla precedente Amministrazione, ma gli stabili in affitto attualmente disponibili sono stati giudicati dai privati inadeguati perché fuori dal giro. Credo che la nuova lottizzazione Dal Santo, che dovrebbe essere avviata a breve, potrebbe essere una soluzione a questo problema. A settembre riproporremo il bando: sono convinta che per l'anno prossimo la farmacia comunale sarà realtà».
«Se il problema è la collocazione - ribatte il consigliere Pretto - è sufficiente tornare in Consiglio e ampliare l'area individuata, inserendo vie ora escluse come il tratto centrale di via Vittorio Veneto. Sono convinto che la difficoltà sia solo di carattere tecnico: si sta chiedendo ai futuri gestori di offrire troppi servizi. L'ambulatorio infermieristico dovrebbe essere creato dal Comune in piazzetta Aldo Moro, dove ci sono già gli studi medici. Poi, ritengo eccessiva la rivendita di farmaci per animali».
Alessandra Dall’Igna (Il Giornale di Vicenza 14.08.2016)

È un’opera d’arte ma la panchina scatena la polemica

Si sa, il design è materia ostica per i non addetti ai lavori. Soprattutto quando rompe gli schemi con linee e materiali innovativi e mira a rendere moderni oggetti di uso quotidiano cui si è abituati a pensare in maniera univoca. Capita così che una panchina considerata un'opera d'arte da architetti e musei di mezzo mondo, finisca al centro di una polemica di paese per la sua stranezza e presunta pericolosità. Accade a Marano, dove le tre sedute che da qualche mese hanno fatto la loro comparsa lungo il viale d'accesso alla scuola primaria Fogazzaro sono state fortemente criticate dal gruppo di minoranza “Noi di Marano”.
La panchina in questione si chiama “Volo” ed è disegnata dall'architetto di fama internazionale Alessandro Lendara per la Metalco Group di Treviso, azienda leader nell'arredo urbano. Ricavata da un unico taglio al laser di lamina d'acciaio “CorTen”, che le conferisce quel particolare color ruggine, è esposta nei musei d'arte internazionali ed è stata inserita dal ministero degli Affari Esteri nella “Collezione Farnesina” istituita nel 2009 per promuovere nel mondo il design italiano. Un curriculum di tutto rispetto che non ha convinto però “Noi di Marano”, secondo cui «questi strani oggetti troppo moderni non ispirano a sedersi: il nostro gruppo consiliare - spiega l’esponente di minoranza Pretto - ha ricevuto lamentele di diversi nonni e genitori preoccupati per la possibile pericolosità di queste nuove panchine metalliche. Non sono piaciuti quei profili sporgenti, che potrebbero rappresentare un rischio per bambini e ragazzi che corrono o passano in bicicletta nel piazzale». Stando a Pretto, inoltre, «pare che si sia costituito un gruppo di genitori intenzionati a raccogliere le firme per protestare contro queste installazioni. Il materiale costruttivo poi, questa lega ferrosa color ruggine, non è accattivante e gli abiti potrebbero sporcarsi». Dunque, le nuove panchine non sono ben accette da Pretto. Accuse che l'assessore ai lavori pubblici Francesco Luca rispedisce al mittente, sottolineando non solo il valore artistico ma anche la loro funzionalità: costate 750 euro ciascuna, comprensivi di trattamento anti-dilavamento, non hanno bisogno di alcuna manutenzione. «Queste panchine sono state installate a gennaio: non capisco perché solo ora il consigliere Pretto ne evidenzia la pericolosità - afferma Luca - Qualsiasi panchina è pericolosa se ci si sbatte contro. Cosa dobbiamo fare, eliminarle tutte? Oltretutto, fino ad ora in Municipio non è arrivata alcuna segnalazione di incidenti e non sono giunte nemmeno lamentele da parte dei cittadini. Per quanto riguarda poi il materiale con cui sono state realizzate, ricordo a Pretto che si tratta di acciaio speciale, e non di ruggine, che è utilizzato sempre più spesso nell'arredo urbano. Il motivo? Non non si rovina e, di conseguenza, non richiede manutenzione. Le panchine sono opere d’arte disegnate da un architetto famoso a livello internazionale».
Alessandra Dall’Igna (Il Giornale di Vicenza 21.07.2016)