Post 2013

Più tasse ai maranesi, cittadinanza agli immigrati !

E’ proprio così, cari concittadini! Mentre per noi le imposte locali aumentano (IMU, TARES... e chi più ne ha più ne metta), l’Amministrazione Comunale di Marano se ne esce con l’ennesima strabiliante idea: conferire la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati nati in Italia o residenti sul territorio comunale. Ecco la nuova formula di integrazione proposta dalla Sinistra che governa Marano, intervento di cui certamente sentivamo tutti il bisogno! Quanta demagogia! Evidentemente sono questi i problemi prioritari che i nostri Amministratori intendono risolvere, perché a noi cittadini, in fin dei conti, non manca nulla.
Ma sì, cosa volete che sia? Fra onorificenze generosamente distribuite, feste e manifestazioni pubbliche, a chi volete che importi se i servizi per i nostri anziani sono sempre minori, se diversi dipendenti comunali stanno cercando di andarsene verso altri Enti Pubblici (e sarebbe bene capirne il motivo), se le decisioni strategiche per la nostra comunità vengono demandate alle Consulte?
Pare che l’Amministrazione Comunale stia semplicemente mettendo in pratica un antico detto latino: il “Panem et circenses”, (“Pane e divertimento”), perché evidentemente solo di questo abbiamo bisogno noi. Così forse saremo anche più contenti di pagare tasse più elevate, così probabilmente digeriremo meglio le aliquote maggiorate. Chissà che non ci propongano pure, già che ci siamo, di cambiare il famoso proverbio veneto “Paga e Tasi” in “Paga e Ridi”!

Marano Vicentino, 12 dicembre 2013

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L'amministrazione comunale di Marano cade dalle nuvole... quando fa comodo!

Fra i nostri concittadini c’è chi si sta chiedendo cosa sia questa novità legata al prolungamento di Via Maestri del Lavoro. È a dir poco stupefacente che l’Amministrazione Comunale abbia la faccia tosta di dichiarare alla stampa (Il Giornale di Vicenza – 29/11/2013) “di non sapere che bisognava finanziare l’opera, perché si pensava fosse già stata finanziata da altre Amministrazioni precedenti”. Ma come è possibile che i nostri Amministratori ci vogliano far credere di cadere così palesemente dalle nuvole? Questa Amministrazione è in carica da oltre un anno e mezzo, e in essa sono presenti persone che facevano già parte dell’Amministrazione Rizzato (che per prima iniziò le trattative con il Comune di Schio per la realizzazione di quest’opera) e che hanno poi passato 5 anni a fare opposizione durante l’Amministrazione Nardello... quindi non potevano non sapere. È proprio vero che, a volte, è molto comodo fingersi ignoranti.
Ma non è stato forse l’attuale Assessore alla Qualità del Territorio, Francesco Luca, ad inaugurare la nuova viabilità facendosi fotografare all’imbocco della bretella con gli Amministratori scledensi mentre rimuoveva le ultime transenne? Questa foto venne pubblicata a corredo di un articolo pubblicato su ThieneOnLine il 25/07/2013, nel quale venivano riportati anche i costi dell’opera: “Il progetto per l'ultimo tratto di via Maestri del Lavoro prevede un investimento di 12,5 milioni di euro finanziati da Comune di Schio (3 milioni 700 mila euro), Comune di Marano (860 mila euro) e Provincia di Vicenza (8 milioni)”.
La motivazione di questa nuova amnesia dell’Amministrazione Comunale è presto detta: cercare in modo assai maldestro di scaricare su qualche altro il massiccio aumento delle imposte comunali, che andranno a colpire sia le famiglie che il mondo del lavoro. Evidentemente la Giunta Moro si sta rendendo conto di non essere in grado di rispettare le tanto sbandierate promesse elettorali contenute nel programma politico di “Marano Bene Comune”, che probabilmente rimarranno solo sulla carta.
Dobbiamo constatare che l’attuale Giunta Comunale è davvero bravissima nell’organizzare feste e manifestazioni di pubblico giubilo, ma dimostra purtroppo una scarsa attitudine amministrativa quanto si diletta nel fare “scarica-barile”.

Marano Vicentino, 06 dicembre 2013

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Marano. Imu seconda casa, Pretto: 
‘Gratuita se in comodato d’uso a parenti’

Se la seconda casa è concessa in comodato d’uso a titolo gratuito ad un parente di primo grado deve essere equiparata alla prima casa e quindi deve rimanere gratuita’.
E’ quanto chiede Erik Umberto Pretto a nome del suo gruppo consiliare ‘Noi di Marano’ con una mozione al sindaco Piera Moro e al presidente del Consiglio.
Il 30 novembre scade il termine per la deliberazione del bilancio di previsione e quindi oltre tale data non sarà possibile fare eventuali variazioni per quanto riguarda le aliquote Imu.
‘Diversamente da quanto avveniva con l’Ici – spiega Pretto nella mozione – l’abitazione non principale concessa in comodato d’uso gratuito ai familiari è ad oggi ascrivibile alle seconde abitazioni così che il concedente comodante deve considerare il fabbricato come una residenza secondaria con le dovute penalizzanti conseguenze. Ad essa va quindi applicata l’aliquota prevista dai Comuni per le seconde abitazioni senza che vi sia la possibilità di ottenere un’aliquota agevolata o ridotta’.
Secondo Pretto la norma vigente ha rappresentato un pesante aggravio per le giovani famiglie che vivono nella casa concessa in uso gratuito dai propri genitori. ‘Nel decreto legge del provvedimento – spiega Pretto – c’è un articolo che fa riferimento alla seconda rata dell’Imu dell’anno 2013 e spiega che i Comuni possono equiparare le abitazioni non di lusso concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado all’abitazione principale, se vengono utilizzate in questo modo, e a ciascun comune spetta la definizione di criteri e modalità per l’applicazione dell’agevolazione. Questa riduzione dell’introito comunale sarà anche tenuto in considerazione dal Ministero. Lo sgravio fiscale che in questo modo sarebbe concesso ai cittadini – attuale.

A.Bia (ThieneOnLine)

Marano Vicentino, 19 novembre

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Aumentano le imposte comunali !

Ecco le nuove aliquote IMU stabilite dall’Amministrazione Comunale:


 
Amministrazione NARDELLO
(Centro-Destra)
Amministrazione  MORO
(Centro-Sinistra)
PRIMA CASA
4,0 ‰
4,0 ‰
TERRENI AGRICOLI
 
7,6 ‰
 
9,6 ‰
UFFICI, NEGOZI, LABORATORI ARTIGIANALI, CAPANNONI INDUSTRIALI
 
7,6 ‰
 
 9,0 ‰
SECONDE CASE IN COMODATO GRATUITO
 
7,6 ‰
 
8,5 ‰
SECONDE CASE
 
7,6 ‰
 
10,6 ‰
TERRENI EDIFICABILI
 
7,6 ‰
 
10,6 ‰

Marano Vicentino, 11 ottobre

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Che fine ha fatto la "Casa del Bene Comune?"


Nel mese di luglio abbiamo notato lo smantellamento di striscioni, targhe e frecce che indicavano in Via 4 Novembre la presenza della “Casa del Bene Comune”, eletta come sede della formazione politica che fa capo al PD e al Sindaco Piera Moro, attualmente in Amministrazione. Quella con la scritta “Insieme costruiamo il bene comune”, per intenderci.
“Nella nostra casa troverà sempre un posto chiunque vorrà costruire insieme a noi il bene comune per il nostro paese. Vieni, sei il benvenuto!!!” si legge ancora sul sito internet della lista civica. Peccato che sia ormai terminato nel più assoluto silenzio quello che qualcuno aveva definito “il sogno dell’apertura totale verso la comunità maranese”, tanto sbandierato in campagna elettorale.
Le esigenze dei cittadini e del paese sono rimaste inalterate, e le tante promesse fatte restano soltanto frasi scritte su un programma. Un castello di sabbia, che ha già cominciato a fare le prime crepe.

Marano Vicentino, 27 settembre

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Il digiuno scatena la polemica «Versi offensivi su Facebook»


MARANO/1. A detta del consigliere Pretto gli sarebbe stata dedicata una poesia dai toni pesanti. Post al vetriolo condiviso da una consigliera vicina alla giunta Moro.
Non accenna ad esaurirsi il polemico botta e risposta tra il gruppo di maggioranza di Marano Vicentino, promotore della prima staffetta del digiuno a favore dell'ambiente e il consigliere di minoranza Erik Pretto, che aveva fin da subito bollato l'iniziativa come “ridicola”. La querelle mediatica, scoppiata già dopo l'inizio del digiuno di don Albino Bizzotto, il vero ideatore dello sciopero della fame pro ambiente, si sposta ora sul web e in particolare sui social network dove, da qualche giorno, è stata pubblicata una poesia in difesa del sacro diritto a digiunare. I versi, postati su Facebook da un sostenitore del Movimento Salvaguardia Ambiente maranese, non sarebbero saltati probabilmente all'occhio di nessuno se a condividerli e ad elogiarli non fosse stata anche una rappresentante della maggioranza, il consigliere Elena Scolaro. Nelle strofe si punta il dito contro razzisti, inquinatori e affamatori di popoli, insomma, contro tutti coloro che non condividono il digiuno come mezzo di protesta. Parole che per il consigliere Erik Pretto, autore nei giorni scorsi di un'ironica nota intitolata “Ora ci tocca pure digiunare”, suonano come un chiaro insulto nei suoi confronti: «Mi è capitata sotto gli occhi questa specie di poesia e, se è vero che da nessuna parte si cita il mio nome, è evidente che quelle frasi sono rivolte a me, in seguito al mio intervento contrario al digiuno proposto dal sindaco Piera Moro». Per Pretto, capogruppo di “Noi Marano”, è inaccettabile che, solo per aver espresso la propria, personale opinione, si venga bollati come “gente che inquina l'ambiente e devasta il territorio”: «Questo è il clima che si respira attualmente, intriso di ideologia e demagogia - commenta il consigliere - mentre intanto i problemi seri e concreti restano irrisolti». Tra questi, spiega Pretto, lo stato di degrado in cui versano i cassonetti dell'immondizia e le aiuole del paese: «Si sciopera per l'ambiente ma non si fa nulla per migliorare la raccolta della spazzatura?», si domanda Pretto, sorpreso soprattutto dal comportamento “online” della collega Elena Scolaro, rea di essersi esposta pubblicamente. «Da libera cittadina ho condiviso un pensiero di un altro libero cittadino, non ci vedo nulla di male», replica prontamente Scolaro. «La poesia non prende di mira Pretto in particolare ma tutti coloro ritengono che la salvaguardia dell'ambiente possa essere trascurata». Secco il commento del primo cittadino Piera Moro: «Chiunque può scrivere ciò che vuole su un social network, ciò che conta sono i documenti e al nostro invito al digiuno da parte di Pretto non è mai arrivata alcuna risposta». 
Giulia Armeni (GdV)
Articolo del Giornale di Vicenza

Marano Vicentino, 03 settembre 2013

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Discarica chiusa «La giunta doveva muoversi prima»

MARANO/1. La minoranza teme il fenomeno dello scarico selvaggio. L'opposizione attacca: «Andava ricercato un sito alternativo» L'assessore: «Anche noi siamo stati avvisati tardi dal gestore»
La chiusura della discarica comunale “Vegri” ha spalancato le porte alle polemiche. Il gruppo consiliare “Noi di Marano” intende infatti far chiarezza su quanto accaduto nel sito di via Capitello di Sopra, dove da una ventina di giorni sono apparsi i lucchetti ai cancelli d'entrata. La discarica per rifiuti inerti, dove imprese e cittadini erano abituati a portare mattoni, cemento, vetro, terra e rocce, scavi stradali, ha infatti raggiunto la sua capienza massima. Il gestore del sito si è visto dunque costretto a sospendere i conferimenti, informandone l'Amministrazione che ora sta cercando di trovare una soluzione tampone. 
Un´area alternativa a Marano in realtà ci sarebbe, e si trova in una zona di via Capitello di Sopra fino ad ora rimasta inutilizzata. Ma per il momento rimane off limits, dato che l'Amministrazione Moro preferisce prima realizzare dei “pozzi spia” per tutelare la falda acquifera. Nel frattempo, tuttavia, per i maranesi rimane il problema di non poter sbarazzarsi di questa particolare tipologia di rifiuti molto ingombranti, con il rischio che questi vengano abbandonati lungo i fossi. «Ci chiediamo – afferma il consigliere di minoranza Erik Pretto in un'interrogazione depositata in Comune - come mai l'Amministrazione abbia chiuso la discarica senza tuttavia aver previsto in anticipo un sito alternativo. 
 Mentre la maggioranza consiliare è intenta ad organizzare iniziative dimostrative nella convinzione che questo possa recare giovamento alla qualità del nostro territorio, noi temiamo che l'assenza di un sito preciso per il conferimento dei rifiuti inerti possa provocare un effettivo degrado ambientale. Essendo infatti impensabile che i cittadini, specialmente chi vive in immobili di piccole dimensioni, possano conservare a casa propria detriti e scarti di costruzione, c'è il rischio che possa essere incoraggiata l'incivile abitudine di sversare questo tipo di rifiuti lungo gli argini o sui letti dei fiumi». «Teniamo a precisare che la discarica non l'ha chiusa il Comune – spiega Francesco Luca, assessore all'ambiente – ma la società privata cui la precedente Amministrazione ha dato in affidamento il servizio. Il gestore ci ha semplicemente comunicato che non era più in grado di accettare ulteriori conferimenti, e noi ci siamo subito attivati per trovare una soluzione alternativa finché la Provincia non ci darà il via libera per procedere con la realizzazione, a nostro carico, dei pozzi spia per il monitoraggio della qualità dell'acqua in falda. Abbiamo anche coinvolto Ava, che gestisce l'ecocentro, e siamo in attesa di una loro risposta».
Articolo da Il Giornale di Vicenza

Marano Vicentino, 01 settembre 2013

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Digiuno e ambiente

A Marano Vicentino, in questi giorni, si discute molto del digiuno inteso come atto dimostrativo per sensibilizzare l’opinione pubblica circa la salvaguardia del territorio in cui viviamo. E’ certamente un modo come un altro per tenere alta l'attenzione sulle problematiche ambientali. Un metodo che può piacere o non piacere, secondo la libera interpretazione di ognuno.
Quello che invece sicuramente a me piace è tutelare l'ambiente in cui vivo con fatti concreti. Come ad esempio quelli descritti nelle pagine del numero di settembre di “Cucina Italiana”, una delle riviste più importanti del food italiano. In queste due pagine, la giornalista Simona Parini racconta del suo viaggio nel nostro territorio, compiuto nel 2011, e della scoperta del suo principale prodotto De.co., il Mais Marano.
Un territorio di oltre 500.000mq che le passate Amministrazioni comunali hanno scelto di proteggere vincolandolo per sempre all’uso agricolo, testimone anche della nascita di uno dei primi cammini vicentini, il Cammino Fogazzaro-Roi.
Strade e sentieri da percorrere a piedi, con il ritmo lento del pellegrino, che con occhi attenti sa riconoscere la bellezza del paesaggio che lo circonda. A piedi e non in auto, per ridurre l’inquinamento e perché, come dice il giornalista-scrittore Paolo Rumiz: “La velocità, credetemi, è solo una galera che rende noioso qualsiasi percorso e dilata le distanze all'infinito”.
Far conoscere al mondo le specificità del proprio territorio equivale a salvarlo, perché ciò contribuisce a creare una nuova economia sostenibile: se c’è bellezza, c’è anche turismo e, di conseguenza, ricchezza e benessere per tutti. Non è forse questa la nuova forma di sviluppo che dovremmo perseguire?
Paola Franco

(Aggiungiamo noi: peccato che il Cammino Fogazzaro-Roi sia stato abbandonato dalla nuova Amministrazione comunale, visto lo stato di incuria in cui versa!)

Marano Vicentino, 30 agosto 2013

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Tante idee, pochi fatti!

Mentre il gruppo consiliare “Marano Bene Comune” è intento a digiunare, i nostri concittadini sono costretti a tenere in casa i rifiuti inerti in quanto l’Amministrazione comunale ha chiuso la discarica “Vegri” senza prevedere altri siti di conferimento. 
Bravi, questo significa avere davvero a cuore gli interessi dei maranesi. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, dove ci sarebbe bisogno di più concretezza e meno filosofia, speriamo soltanto che questa maggioranza consiliare dalle brillanti idee non decida pure di regalarci un bell’aumento delle imposte comunali!

Marano Vicentino, 29 agosto 2013

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La giunta digiuna per  protesta. La minoranza: «È ridicolo»

MARANO. Polemiche dopo la solidarietà a don Bizzotto nella campagna contro i danni all'ambiente. Pretto: «Servono fatti non trovate pubblicitarie» Il sindaco: «Così tuteliamo il nostro ecosistema»
L'invito ad un “digiuno collettivo”, lanciato dal sindaco Piera Moro a tutti i consiglieri per sostenere la battaglia ecologica di don Albino Bizzotto, è andato di traverso al gruppo di minoranza “Noi di Marano”, che ritiene l'iniziativa «francamente ridicola». La proposta, risultata indigesta alla minoranza, era stata inviata a tutti i consiglieri comunali venerdì mattina, ovvero il giorno dopo che la giunta aveva deciso di entrare in digiuno non appena il medico personale di don Albino avesse ritenuto opportuno fargli sospendere, per motivi di salute, questo suo gesto simbolico. Da nove giorni, infatti, il sacerdote fondatore di “Beati i costruttori di Pace” sta portando avanti un digiuno a sola acqua che mira a combattere lo spreco e il degrado ambientale. Una battaglia che il sindaco Moro ha voluto sostenere fin da subito, inizialmente coinvolgendo la giunta, e poi anche tutti i consiglieri di Marano. Nella lettera spedita venerdì mattina a tutti i gruppi consigliari, il primo cittadino ha spiegato i motivi di questa scelta: «Il tema della tutela del nostro ambiente è stato più volte affrontato in consiglio comunale e votato all'unanimità, per cui estendo la proposta a tutti i consiglieri che saranno naturalmente liberi di accettare o meno». E la risposta piccata del gruppo “Noi di Marano” non si è fatta attendere. «Non trovo accettabile che a Marano - spiega il capogruppo Erik Pretto - dove spesso le aiuole rimangono da sfalciare o sono addirittura incolte, dove sovente i contenitori della raccolta differenziata traboccano di rifiuti, dove le fontane pubbliche rimarranno non funzionanti perché l'Amministrazione ritiene non opportuno riattivarle, il sindaco se ne esca con simili trovate. Pur appoggiando la battaglia per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente in cui viviamo, per la quale ho sempre dimostrato con le parole e con i fatti il mio sostegno, trovo che questa proposta di “digiuno collettivo” avanzata dal sindaco sia soltanto un maldestro tentativo di ricercare visibilità». Dura la replica del primo cittadino. «Ho deciso di estendere la proposta perché non volevo escludere nessuno da quella che ritengo un modo efficace di tener viva la l'attenzione su questo prezioso e non sostituibile bene che è il nostro ecosistema. Ho anche specificato che ognuno era libero di aderire o meno. Per quanto riguarda aiuole, cassonetti e fontane, se queste criticità non sono state risolte è perché stiamo ancora lavorando con il bilancio che ci è stato lasciato in eredità dalla precedente Amministrazione, la quale non ha previsto impegni di spesa per questi interventi». Intanto domani il sindaco Moro e l'assessore Francesco Luca sono stati invitati da don Albino Bizzotto a parlare della tutela dell'ambiente, e in particolare della salvaguardia dell'acqua pubblica, a Radio Cooperativa. La trasmissione “Fermiano la notizia” andrà in onda a mezzogiorno e potrà essere scaricata dal sito dell'emittente. 
A.D.I. (GdV)
Articolo da Il Giornale di Vicenza

Marano Vicentino, 25 agosto 2013

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