sabato 31 dicembre 2016

Una valida alternativa amministrativa per Marano


A soli cinque mesi dalla fine del mandato da Sindaco di Piera Moro, il centro-sinistra di Marano Vicentino non ha ancora fatto trapelare il nome del giovane che si candiderà a sostituire la guida dell’attuale Amministrazione comunale. Come promesso dalla stessa Piera Moro durante la serata di presentazione della sua lista civica “Marano Bene Comune”, il 12 dicembre 2011 presso il Cinema Campana, lei infatti non sarà disponibile ad una ricandidatura per un secondo mandato amministrativo.
In quella serata, l’allora candidato Sindaco Piera Moro era stata infatti molto chiara nel confermare la scadenza del suo impegno politico, indicando con sicurezza chi sarebbero stati i suoi successori. Le sue parole furono precisamente le seguenti: “Ho 58 anni, una cosa abbiamo detto, molto forte, dentro alla lista civica: dobbiamo per forza stare assieme almeno 10 anni, 5 non bastano. Dobbiamo lavorare e per lavorare ci vuole anche tempo. Allora io ho detto: no, a 68 anni non ha senso. Allora il mio impegno è quello di finire bene. Si lavora sodo 5 anni per preparare i giovani alla politica, dentro al paese, quindi ci sono io adesso, magari, o forse ci sarò, perché bisogna vincere le elezioni, però se ci sarò questo sarà il mio impegno, lavorare con i giovani perché nel prossimo quinquennio ci siano loro”.
Dove sono dunque, i giovani? In questi 5 anni non abbiamo francamente visto emergere delle figure giovani e carismatiche all’interno della compagine di maggioranza. Ogni decisione sembrava essere presa o comunque ispirata dal Sindaco che, così facendo, a nostro giudizio non ha dato abbastanza spazio a quelle figure nuove che si era promessa di far crescere. Forse perché il Sindaco è stato troppo occupato a cercare di trovare il modo per portare a termine, entro la naturale scadenza del mandato, le tante promesse fatte in campagna elettorale.
Sono infatti molte le promesse contenute del programma di “Marano Bene Comune” 2012-2017, che non avevamo esitato a definire un “libro dei sogni”, non ancora compiute: pensiamo, ad esempio, al completamento della rete maranese di piste ciclabili (con particolare riferimento alla realizzazione fisica del tratto lungo Via Stazione), alla creazione degli orti urbani, all’istituzione di un polo di ricerca universitario per lo studio di nuovi modelli di sviluppo, alla condivisione preventiva con la cittadinanza delle scelte in materia di aumento delle aliquote IMU e dell’addizionale IRPEF comunale, alla creazione di una casa-appartamento per i cittadini maranesi adulti e diversamente abili, alla creazione di un nuovo centro culturale per ospitare esposizioni artistiche periodiche o permanenti, alla realizzazione di una nuova farmacia comunale, all’installazione di bacheche comunali telematiche e di cartelli toponomastici riportanti i nomi storici dei luoghi, ecc. La lista delle promesse non realizzate sarebbe davvero lunga, ma riteniamo di aver sufficientemente compreso che, alle tante parole, sono seguiti davvero pochi fatti.
In questo periodo di Feste e di buoni propositi per l’Anno Nuovo, ci auguriamo quindi che il 2017 possa portare alla cittadinanza maranese un’Amministrazione comunale più pragmatica, meno ideologica e concretamente più vicina ai veri bisogni dei cittadini maranesi, meno attenta all’immagine e più focalizzata sui fatti, che sia disposta a destinare meno fondi pubblici per spettacoli e marketing auto-referenziale, concentrandosi maggiormente su opere ispirate dal comune buon senso. Per questo motivo, in attesa che il centro-sinistra maranese indichi il nome del giovane candidato Sindaco che raccoglierà l’eredità politica di Piera Moro, i gruppi consiliari di minoranza “Noi di Marano” e “Progetto Veneto per Marano” stanno lavorando in maniera congiunta, per consegnare alla cittadinanza maranese una valida proposta amministrativa. Un’alternativa che non sia solo politica, ma soprattutto progettuale.
Con questo buon proposito, cogliamo l’occasione per porgere ai cittadini maranesi i nostri migliori auguri di un felice e prospero Anno Nuovo.
Erik Umberto Pretto - Capogruppo “Noi di Marano”
Ilario Pietribiasi - Capogruppo “Progetto Veneto per Marano”

venerdì 30 dicembre 2016

Marano, quale futuro per il park a piazza Silva?

 
La scorsa settimana il Comune di Marano Vicentino aveva dato notizia della restituzione ai privati dell’area sterrata a lato di piazza Silva. Si tratta di un parcheggio sterrato che per un decennio è stato usato come parcheggio pubblico provvisorio, secondo quanto previsto dal Piano urbanistico, ma che sarà restituito ai proprietari, come da loro insindacabile richiesta.
“Nel 2004 – spiega una nota del comune che ripercorre in sintesi la vicenda – i proprietari acconsentirono ad aprire l’area e ad usarla come parcheggio pubblico, dato che quella sarebbe stata la futura destinazione prevista dal piano di recupero. Nel 2015 hanno poi voluto indietro l’area, chiedendo al Comune anche il pagamento di un affitto, impossibile da pagare da parte dell’amministrazione secondo la legge finanziaria, che blocca la possibilità degli enti locali di prendere in affitto immobili”.
“L’area quindi ritorna a pieno titolo alla proprietà che ne ha fatta esplicita richiesta. Un eventuale e futuro utilizzo dell’area a uso parcheggio, così come previsto dal vigente Piano urbanistico, sarebbe praticabile solo tramite una remota possibilità di esproprio. In ogni caso, l’amministrazione ha in programma di incontrare di nuovo la proprietà, per verificare la possibilità di una mediazione tra i bisogni dei proprietari dell’area e del Comune”.
In questi giorni sulla vicenda è intervenuto Erik Umberto Pretto, capogruppo consiliare “Noi di Marano”, presentando un’interrogazione. “Considerato – ha spiegato Pretto – che è stato chiuso, all’improvviso e senza un congruo preavviso, il parcheggio sterrato posto a lato di piazza Silva, e ritenuta questa area di strategica importanza per le necessità dei cittadini maranesi che, soprattutto nel giorno di mercato, vi parcheggiavano le automobili, chiediamo che al consiglio comunale vengano illustrati alcuni punti”.
“In particolare – ha proseguito – i termini dell’accordo siglato nel 2004 fra la proprietà dell’area ed il Comune, la destinazione urbanistica dell’area secondo il Pat ed eventuali altri appositi strumenti vigenti, i motivi concreti che hanno spinto la proprietà a chiederne la restituzione. E ancora, quali siano state le richieste avanzate dalla proprietà al Comune per la prosecuzione dell’uso pubblico del bene, come l’amministrazione comunale intenda ovviare al disagio improvvisamente arrecato alla cittadinanza e, infine, quale sia lo stato di fatto del piano di recupero all’interno del quale l’area in oggetto sarebbe stata definitivamente adibita a parcheggio pubblico”.
Ilaria Martini Vicenza Report 29 dicembre 2016

Rifiuti abbandonati all’ingresso dell’eco-stazione di Marano Vicentino. Interrogazione in Consiglio Comunale

   
Su segnalazione di molti cittadini, si intende porre l’attenzione dell’Amministrazione comunale sull’assoluto degrado in cui si presenta la strada di accesso all’eco-stazione maranese, posta lungo la trafficata strada che porta verso la zona industriale di Schio. L’accesso all’eco-stazione è diventato letteralmente una discarica di rifiuti a cielo aperto, che non vengono raccolti e rimangono in bella vista, pur essendo a qualche metro di distanza dal portone d’ingresso del centro di raccolta stesso, creando un assurdo paradosso.
Considerato che, nonostante i proclami dell’Amministrazione comunale sui presunti benefici del nuovo sistema di raccolta da quest’ultima introdotto, gli introiti provenienti dalla tassa sui rifiuti applicata dal Comune di Marano Vicentino risultano essere in costante crescita dal 2012 ad oggi, gravando sempre più sulle tasche dei nostri concittadini contribuenti;
Con la presente, a beneficio della cittadinanza, si chiede:
- chi gestisce l’eco-stazione di Marano Vicentino?
- a chi compete la pulizia della strada di accesso all’eco-stazione di Marano Vicentino? Al Comune di Marano Vicentino oppure al gestore del punto di raccolta?
- cosa intende fare l’Amministrazione comunale per porre rimedio al degrado provocato dall’abbandono di rifiuti lungo le strade maranesi?
Distinti saluti,
Erik Umberto Pretto – Capogruppo consiliare “Noi di Marano”



 


      

giovedì 29 dicembre 2016

Marano. Rifiuti abbandonati, ‘no’ al pranzo di Natale e parcheggio in centro: Pretto chiude il 2016 con 3 interrogazioni

 
Rifiuti abbandonati all’ingresso dell’ecostazione, chiusura del parcheggio sterrato vicino a piazza Silva e annullamento del pranzo di Natale al centro diurno Brolatti.
Il 2016 del gruppo di opposizione Noi di Marano e del suo leader Erik Umberto Pretto si chiude con 3 interrogazioni all’amministrazione comunale, alla quale è esplicitamente richiesta una risposta a verbale al prossimo consiglio comunale.
“Chi gestisce l’ecostazione e a chi compete la pulizia delle strade di accesso”, chiede Pretto, puntando il faro sui numerosi sacchi, aperti e chiusi, che vengono abbandonati a ridosso del centro di smaltimento. Un fatto che colpisce, vista la virtuosità del nuovo sistema di raccolta rifiuti, che ha portato Marano a ricevere il riconoscimento di ‘comune più virtuoso d’Italia’. “Su segnalazione di molti cittadini vogliamo richiamare l’attenzione dell’amministrazione sull’assoluto degrado in cui si presenta la strada di accesso all’ecostazione maranese – ha sottolineato Pretto – E’ diventata una discarica di rifiuti a cielo aperto, che non vengono raccolti e rimangono in bella vista, pur essendo a qualche metro di distanza dal portone d’ingresso del centro di raccolta stesso, creando un assurdo paradosso”.
Il consigliere comunale di minoranza chiede poi perché sia ‘saltato’ il tradizionale pranzo di Natale organizzato nel centro diurno per anziani di via Brolatti “nonostante fosse una tradizione positiva e un autentico momento di condivisione e di vicinanza alle persone che, per motivazioni varie, hanno la necessità di usufruire dei servizi erogati presso il centro”.
Ma c’è un’altra domanda alla quale Noi di Marano chiede risposta: “Perché, senza un congruo preavviso, è stato chiuso il parcheggio sterrato a lato di piazza Silva, che rappresentava un’area di strategica importanza per le necessità dei cittadini maranesi intenti a parcheggiare le proprie automobili, soprattutto nel giorno del mercato cittadino?”
Consapevole che si tratti di un’area privata che da anni è utilizzata come parcheggio pubblico, Pretto chiede di conoscere i termini dell’accordo siglato nel 2004 tra proprietà e comune per la gestione della superficie, la destinazione urbanistica dell’area secondo il Pat (Piano di assetto del territorio) ed eventuali altri appositi strumenti vigenti, i motivi per i quali la proprietà ha chiesto la restituzione dell’area e le eventuali richieste fatte all’amministrazione per proseguire l’accordo di utilizzo pubblico del suolo, come l’amministrazione comunale intenda ovviare al disagio arrecato ai cittadini e quale sia lo stato di fatto del piano di recupero all’interno del quale tale area sarebbe stata definitivamente adibita a parcheggio pubblico.
A.B. (Altovicentinonline 29.12.2016)

sabato 5 novembre 2016

“ZEBRE A POIS”

 
Nell’ambito della trasformazione di un senso unico in doppio senso di marcia all’entrata di Piazza Silva, opera che condividiamo nel merito pur con molte perplessità sulla mini-rotatoria ivi tracciata sull’asfalto, abbiamo ancora una volta udito gli altisonanti e quasi “partigiani” proclami dell’Amministrazione comunale, secondo la quale si sarebbe così riusciti a “liberare piazza Silva dal forte disagio nell’orientamento di chi circolava in auto nella piazza”.
Peccato che, contestualmente, siano state effettuate delle “manutenzioni” non proprio a regola d’arte sui passaggi pedonali, in entrata ed uscita dalla piazza stessa.
Molti cittadini ci hanno addirittura raggiunto sui Social Network e di persona per lamentarsi di questi brutti rattoppi, che sono andati a snaturare gli stessi attraversamenti, rendendoli poco riconoscibili e quindi ancora più pericolosi di prima. Tutti quelli con cui abbiamo avuto modo di confrontarci, nessuno escluso, contestano questo modo frettoloso di lavorare e si chiedono se non si fosse potuto levare e posare nuovamente le betonelle oppure, al limite, ricoprirle completamente di asfalto, rendendo migliore e più funzionale il risultato finale della manutenzione.
Gli stati d’animo, tra l’ironico e l’arrabbiato, si riassumono anche nel manifesto apparso, da qualche giorno, sulla bacheca del gruppo consiliare di minoranza “Progetto Veneto per Marano”, dal titolo “Zebre a Pois”, che prende come riferimento la famosa canzone di Mina per sottolineare questo assurdo modo di operare sulla viabilità pubblica.
Le affermazioni dei nostri Amministratori circa la “svolta viabilistica di liberazione della piazza”, considerata addirittura una “rivoluzione” dal Sindaco Piera Moro e dall’Assessore alla Qualità del territorio Francesco Luca, hanno scatenato lo humor dei maranesi. Che l’Amministrazione comunale abbia ora in mente di indire una giornata di ricorrenza per ricordare la “liberazione” di piazza Silva?
La lista civica “Noi di Marano”.
 

venerdì 28 ottobre 2016

IL CRESCENTE EXPORT DEI RIFIUTI

 
Prendiamo atto dei toni “poco istituzionali” usati dal Sindaco Piera Moro nel suo ultimo comunicato. Non siamo stupiti di questo, in quanto è ormai chiaro che questa è la reazione nervosa di un Sindaco che sente di avere perso una battaglia sulla quale ha fondato una lunga campagna elettorale nel 2012 e sulla quale ha scommesso le sorti della propria Amministrazione. Ricorda, tristemente, il Presidente del Consiglio Renzi e sua la riforma costituzionale che andremo a votare prossimamente. Probabilmente, saranno “caratteristiche” del partito che li rappresenta entrambi.
Alle vane parole e alle ridicole provocazioni di un Sindaco ormai a fine mandato, rispondiamo con i numeri. E’ infatti nostra abitudine essere pragmatici, e non chiacchieroni come qualcun altro.
L’Amministrazione comunale di Marano, attraverso il periodico (pagato dai cittadini) Marano Comunica, n.4 del 3 dicembre 2015, affermava che con il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, la cosiddetta “differenziata spinta” promossa dalla Giunta comunale, si è verificata una diminuzione dei conferimenti della carta (-20%), della plastica (-46%), del vetro (-12%) e del rifiuto secco (-29%).
Più volte abbiamo dichiarato che tale riduzione è da attribuire al fatto che molti cittadini maranesi, trovando assolutamente scomodo questo nuovo sistema di raccolta imposto dalla maggioranza consiliare, preferiscono lasciarli altrove. Atteggiamento che non possiamo appoggiare, ma che comprendiamo in quanto non si possono obbligare i cittadini a conservare in casa i rifiuti anche per periodi di 15 giorni.
Nessuna risposta seria è mai giunta dall’Amministrazione comunale, che si è limitata a difendersi dicendo che il nuovo sistema di raccolta “piacerebbe” ai nostri concittadini. Mah, forse viviamo in un paese diverso, ma da ciò che sentiamo nei luoghi di ritrovo dei nostri cittadini, ci sembra che le loro opinioni siano convintamente opposte!
Ci è stato poi detto che non è stato riscontrato, nei paesi limitrofi, un aumento degli sversamenti di rifiuti. Una dichiarazione assolutamente priva di fondamento!
Se si leggono infatti i dati aggiornati del Comune di Thiene (la cui Amministrazione comunale ha recentemente rimosso le isole ecologiche poste al confine con Marano) sulla raccolta dei rifiuti, pubblicati sul semestrale d'informazione nr.1 - Anno I di ottobre 2016, si nota che sono cresciuti gli sversamenti di carta, plastica e vetro. Sono calati solamente gli sversamenti di rifiuto secco laddove, guarda caso, le campane apposite si aprono con una chiave consegnata solamente ai residenti nel territorio comunale di Thiene.
Sarà un caso, una semplice fatalità? Mentre a Marano calano gli sversamenti di rifiuto differenziato, nella confinante Thiene questi aumentano in modo importante.
Nel frattempo, in seguito all’adozione del medesimo sistema di raccolta dei rifiuti da parte dell’Amministrazione comunale di Schio, l’Amministrazione comunale della confinante San Vito di Leguzzano si lamenta per il fatto che molti cittadini di Schio, preferendo il vecchio sistema di raccolta, si recando nel vicino centro abitato per lasciare i loro rifiuti. Tanto da invitare gli stessi cittadini sanvitesi a segnalare alla Polizia locale eventuali sversamenti di rifiuti da parte di cittadini non residenti. 
Non è forse una ulteriore conferma delle nostre tesi, secondo le quali molti cittadini maranesi si recano fuori paese per depositare i rifiuti domestici, dal momento che non gradiscono questo nuovo sistema di raccolta differenziata, designata a “bandiera” rappresentativa dell’Amministrazione comunale maranese?
E’ davvero così dura ammettere di avere sbagliato, caro Sindaco?
La lista civica "Noi di Marano"

mercoledì 19 ottobre 2016

La raccolta dei rifiuti che NON piace.


 
Come l’Amministrazione Moro possa affermare che “il nuovo sistema di raccolta differenziata spinta dei rifiuti piaccia ai maranesi e li faccia pure risparmiare”, davvero non lo capiamo! E’ ormai chiaro che l’attuale Sindaco di Marano Vicentino è totalmente scollata dalla realtà del paese che amministra, tanto da non riuscire più ad ascoltare le lamentele dei propri cittadini.
Che il nuovo sistema di raccolta differenziata spinta non piaccia, è palese! Basta dedicare un po’ di tempo a parlare con i maranesi, al mercato o negli abituali luoghi di ritrovo. D’altro canto, come potrebbe essere diversamente? Come potrebbero essere felici, i maranesi, di dover conservare i rifiuti nelle proprie abitazioni per giorni, in attesa del ritiro da parte del personale addetto? Come potrebbero essere contenti nel non sentirsi liberi di sbarazzarsi di ingombrati e maleodoranti sacchi di rifiuti quando gli pare e piace? Sacchi che vanno oltretutto conteggiati, ed esposti con precise scadenze da tenere a mente. Come potrebbero dirsi soddisfatti di dover occupare balconi e terrazzi delle proprie abitazioni con sacchi e contenitori di ogni genere? Per chi conosce il mercato immobiliare di Marano Vicentino, è chiaro anche che i prezzi di vendita e di locazione di immobili senza balcone o terrazzo sia sceso recentemente a causa di questa forzatura imposta dall’Amministrazione comunale, in quanto le persone mal sopportano l’idea di dover conservare in casa i rifiuti, specialmente nella bella stagione.
Chiunque parla con noi, ci spiega delle piccole difficoltà che incontra ogni giorno, con la gestione dei rifiuti. “Non posso tenere i cartoni vuoti del latte in casa per 15 giorni, sanno odore e attirano vermi e mosche. Li lascio nelle isole ecologiche a Thiene andando a lavorare”, ci dicono. Ma questo è solamente un piccolo esempio delle lamentele che girano per il paese; e la gente non si sposta solo verso Thiene, ma anche nelle direttrici di Zanè, Malo e San Vito di Leguzzano.
Sentire poi che il nuovo sistema di raccolta spinta dei rifiuti faccia risparmiare i maranesi, è un’autentica presa in giro. Ci chiediamo: se il Comune di Marano Vicentino stesse beneficiando economicamente di questo nuovo sistema di raccolta, per quale motivo le tasse sui rifiuti pagate dai nostri concittadini sono in continuo aumento? Per rendersene conto, basta chiedere a qualche cittadino maranese di esibire i pagamenti effettuati negli ultimi anni per lo smaltimento dei rifiuti. Ed è la stessa Amministrazione comunale a dichiarare recentemente le cifre relative alle entrate derivanti dalla tassa sui rifiuti (pagata dai contribuenti maranesi), in seguito ad un’opportuna nostra interrogazione: un trend in costante crescita, dato che tali introiti sono passati dai 775.000 Euro del 2012, agli 880.000 Euro del 2013 e 2014, agli 897.500 Euro del 2015. Come fanno, dunque, a dire che i cittadini stanno risparmiando?
L’Amministrazione comunale, che evidentemente non ha di meglio da fare, si diverte poi a pubblicare vecchie fotografie sostenendo che, con il precedente sistema di raccolta, ben più spesso si verificavano a Marano degli sversamenti abusivi di rifiuti. Abbiamo allora pensato di pubblicare anche noi alcune foto, scattate recentemente, che mostrano il territorio maranese lordato dai rifiuti, mentre mal funziona questo assurdo sistema di raccolta differenziata spinta voluto dalla maggioranza consiliare.
La cosa incredibile è che il Sindaco Piera Moro, ormai estranea al pubblico sentire della popolazione maranese, chiami a raccolta pure i Sindaci amici del circondario, riconducibili alla sua stessa area politica, per tentare l’ultima strenua difesa dell’immagine della sua Amministrazione, ormai offuscata ed in pieno declino. E così ecco accorrere in suo aiuto le Amministrazioni di Thiene, Zugliano e Sarcedo, guarda caso tutte sostenute dal Partito Democratico, per difendere un alleato ormai vacillante. Che sia una buona scelta tattica?
La lista civica “Noi di Marano”.

giovedì 13 ottobre 2016

Marano Vicentino – Thiene: la spinosa questione dei rifiuti.

Che la gestione del porta a porta spinto per la raccolta dei rifiuti, imposta nel Comune di Marano Vicentino dalla giunta Moro, non avesse creato problemi solamente ai cittadini e contribuenti maranesi, lo si era capito da tempo.
Fin dall’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta differenziata a Marano Vicentino, infatti, molteplici sono stati gli Amministratori locali dei Comuni limitrofi che hanno lamentato un andirivieni di cittadini maranesi, spinti dalla maggiore fruibilità delle locali isole ecologiche rispetto alla conservazione forzata del rifiuto domestico in casa.
Nella deliberazione del Consiglio Comunale di Thiene (n. 171 del 25.09.2014), proprio l’Assessore all’Ambiente Andrea Zorzan auspicava “un coordinamento e un raccordo tra i Comuni e le Amministrazioni in modo tale da andare tutti verso un sistema standardizzato il più possibile per abbattere costi ed avere economie di scala da fornire poi alla Società di cui siamo comproprietari per avere poi dei vantaggi nella gestione”, ammettendo che “il Comune di Marano, per scelta autonoma, ha fatto un percorso completamente diverso, anche se in prima battuta la società Greta aveva proposto a Marano il modello della raccolta stradale, che dall'Amministrazione Moro non è stata accolta come soluzione possibile per le loro esigenze, per le scelte amministrative che stanno facendo”.
In seguito alla modifica del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti a Marano Vicentino, persino i mezzi stampa, a più riprese, riportando le parole di alcuni cittadini rendevano nota “la grave situazione che si sta verificando ai confini tra i comuni limitrofi di Thiene e Marano”, laddove si potevano trovare “rifiuti di ogni tipo scaricati a bordo strada tra Thiene e Marano Vicentino”.
Questione spinosa e più volte ripresa anche da cittadini thienesi residenti soprattutto nel quartiere Cappuccini, che sempre sui mezzi stampa dichiaravano testualmente che “forse qualcuno ha scambiato il quartiere per una discarica. Si presume siano arrivati da fuori Thiene gli incivili che nella notte tra domenica e lunedì, hanno scaricato cumuli di rifiuti in una eco stazione del rione Cappuccini. In particolare in via Braghettone”, definendo la situazione come “un vero e proprio scempio per gli occhi di chi passa, per gli odori e per la difficoltà di chi stamattina voleva differenziare inserendo i rifiuti nei cassonetti, che tra l’altro erano vuoti”, e presumendo che “i vandali siano arrivati di notte a fare i loro porci comodi. Forse dalla vicina Marano, dove evidentemente ‘la differenziata spinta’, non piace a chi ha trovato un altro metodo per smaltire ed alleggerire la propria bolletta”.
Situazione conflittuale, insomma, quella generata dal nuovo sistema di raccolta differenziata spinta voluta dalla Giunta Moro, che chiaramente ha messo in difficoltà gli Amministratori dei paesi limitrofi.
Questione talmente spinosa che l’Assessore all’Ambiente del Comune di Thiene, Andrea Zorzan, decise di risolvere radicalmente con l’azzeramento delle isole ecologiche poste ai confini tra Thiene e Marano, per evitare gli sversamenti della differenziata proveniente da Marano. Scelta certamente coerente con le sue affermazioni fino a quel momento esternate.
Con l’ultima dichiarazione rilasciata nel corso di un’intervista televisiva recente, l’Assessore thienese Zorzan ha però ben pensato di smorzare i toni, dichiarando di non voler “alzare un polverone”.
La lista civica “Noi di Marano” prende atto di questa giravolta dell’Assessore thienese Andrea Zorzan, che probabilmente avrà ricevuto un ordine di partito (il PD) molto chiaro: correggere le sue affermazioni in modo da non danneggiare ulteriormente l’immagine di un’Amministrazione amica, quella maranese, a distanza di pochi mesi dalle elezioni amministrative, dato che sulla tematica della gestione dei rifiuti la Giunta Moro sta già scontando un pesante malcontento della popolazione.
In ogni caso, nonostante questo repentino cambio di posizione dell’Assessore thienese Zorzan, la lista civica “Noi di Marano” ritiene comunque che le sue affermazioni fatte in precedenza abbiano toccato concretamente un problema, ovvero quello della necessità di giungere ad una gestione coordinata fra Comuni dell’Alto Vicentino nel sistema di raccolta dei rifiuti. Una visione pratica come quelle che piacciono a noi, che preferiamo di gran lunga alle teorizzazioni astruse ed ai maldestri interventi che spesso sentiamo fare all’Assessore all’Ambiente del Comune di Marano Vicentino, Francesco Luca.
Dal momento che sia Andrea Zorzan che Francesco Luca sono due cittadini thienesi, avanziamo quindi una chiara proposta provocatoria al Sindaco Piera Moro ed al Sindaco Giovanni Casarotto: perché non fate uno scambio dei vostri rispettivi Assessori all’Ambiente? Se proprio il Comune di Marano Vicentino deve avere un thienese in Giunta, preferiremmo almeno che fosse più attento alle esigenze dei cittadini maranesi! E magari anche più simpatico!
La lista civica “Noi di Marano”

A Thiene il comune costretto a spostare le isole ecologiche per evitare il porta a porta di Marano Vicentino

Articolo da Il Giornale di Vicenza del 08.10.2016

sabato 8 ottobre 2016

Noi di Marano denuncia: “Raccolta rifiuti fallimento. La gente porta immondizie a Thiene”

“La raccolta rifiuti con sistema porta a porta spinto è fallita e i cittadini portano le immondizie a Thiene”. Lo dice senza giri di parole il gruppo di opposizione ‘Noi di Marano’, che non voleva il nuovo sistema di smaltimento rifiuti proposto dall’amministrazione del sindaco Piera Moro e ora traccia il bilancio di come stanno andando le cose.
Bilancio che, pure questo, è in opposizione con quanto dichiarato dalla maggioranza, che proprio l’altra sera, in occasione dell’inaugurazione della Mostra dell’Artigianato, ha espresso soddisfazione per i risultati arrivati e le aspettative per il prossimo futuro seguendo il sistema ‘porta a porta spinto’.
Numeri che registrano efficienza del nuovo regolamento, ma che secondo la minoranza invece nascondono ben altre verità.
“La raccolta della differenziata nel comune di Marano è crollata in tutti i sensi – spiegano da Noi di Marano – Dal secco, alla carta, alla plastica e al vetro. Questo vuol dire che parecchi maranesi esercitano la gestione dei propri rifiuti, pur pagando la tasse di raccolta, in maniera opposta alle indicazioni/imposizioni dell’Amministrazione. Resta da capire (e non sappiamo se qualcuno della giunta se lo sia mai chiesto) dove va a finire questa massa imponente di materiale. Probabilmente esce dai confini di Marano e viene depositata nei cassonetti dei comuni limitrofi”.
Secondo l’opposizione di Marano, sarebbe quindi questo il motivo che ha portato l’amministrazione comunale di Thiene a togliere le isole ecologiche posizionate nelle strade di accesso tra Thiene e Marano.
“Mentre l’amministrazione comunale continua a dirci che il porta a porta spinto è la soluzione a tutte le problematiche della raccolta dei rifiuti, il comune di Thiene si trova costretto a fronteggiare tutti i giorni i nostri concittadini, che non possono permettersi di tenere per almeno quindici giorni in casa i propri rifiuti – spiegano da Noi di Marano – Dai contenitori in plastica e cartone unti di alimenti, che soprattutto in estate non possono essere tenuti all’interno delle abitazioni, al rifiuto secco che è vietato conferire una volta alla settimana, in quanto i famosi sacchi con il chip (a riconoscimento personale dal costo di 1,60 euro cadauno) vengono forniti solamente per venticinque conferimenti l’anno (quindi uno ogni due settimane). L’assessore Andrea Zorzan, dell’amministrazione thienese, non ha dubbi e punta il dito contro gli abitanti di Marano, che a più riprese, sono stati accusati di portare i loro rifiuti a Thiene – continuano dall’opposizione comunale – Quindi, la soluzione adottata per cercare di arginare questo flusso di persone, che non si adattano alla differenziata modello-Marano e stanno invadendo i comuni limitrofi, è stata di togliere le isole ecologiche poste ai confini con il nostro comune. Via l’eco stazione del rione Cappuccini, in via Braghettone, e anche quella di Via Padre Leopoldo, con evidenti disservizi per gli abitanti di Thiene che in quelle strade abitano e vi pagano le tasse. Naturalmente nessun commento, o giustificazione, da parte della nostra amministrazione comunale – concludono da Noi di Marano – Evidentemente, sapendo che le accuse corrispondono alla verità, preferisce tacere e adeguarsi al vecchio detto chi tace acconsente”.
A.B. (Altovicentinonline 08/10/2016)

venerdì 7 ottobre 2016

Rifiuti in fuga. Thiene cancella le isole ecologiche ai confini con Marano.

Il Comune di Thiene costretto ad eliminare le proprie isole ecologiche, posizionate nelle principali strade di accesso al paese, provenienti da Marano Vicentino, per cercare di arginare la fuga dei rifiuti, che dal nostro territorio si sposta nei paesi confinanti.
Mentre l’amministrazione comunale continua a dirci che il porta a porta spinto è la soluzione a tutte le problematiche della raccolta dei rifiuti, il comune di Thiene si trova costretto a fronteggiare tutti i giorni i nostri concittadini, che non possono permettersi di tenere per almeno 15 giorni in casa i propri rifiuti. Dai contenitori in plastica e cartone unti di alimenti, che soprattutto in estate non possono essere tenuti all’interno delle abitazioni, al rifiuto secco che è vietato conferire una volta alla settimana, in quanto i famosi sacchi con il chip (a riconoscimento personale dal modico costo di 1,60 euro cadauno) vengono forniti solamente per 25 conferimenti l’anno (quindi uno ogni due settimane).
L’assessore Andrea Zorzan, dell’amministrazione thienese, non ha dubbi e punta il dito contro gli abitanti di Marano, che a più riprese, sono stati accusati di portare i loro rifiuti a Thiene. Quindi, la soluzione adottata per cercare di arginare questo flusso di persone, che non si possono adattare alla differenziata modello-Marano, e stanno invadendo i comuni limitrofi, è stata di togliere le isole ecologiche poste ai confini con il nostro comune. Via l’eco stazione del rione Cappuccini, in via Braghettone, e anche quella di Via Padre Leopoldo, con evidenti disservizi per gli abitanti di Thiene che in quelle strade abitano e vi pagano le tasse.
CHE VERGOGNA! Naturalmente nessun commento, o giustificazione, da parte della nostra amministrazione comunale che evidentemente, sapendo che le accuse corrispondono alla verità, preferisce tacere e adeguarsi al vecchio detto “chi tace acconsente”.
Un giornale locale (Altovicentinonline 11.07.2016) scriveva: “Forse dalla vicina Marano, dove evidentemente ‘la differenziata spinta’, non piace a chi ha trovato un altro metodo per smaltire ed alleggerire la propria bolletta, dato che nel paese, da oltre un anno esiste un tipo di raccolta con sacchetti dotati di microchip e meno secco produci, più ‘leggera’ sarà la bolletta. E Thiene paga!”. Ma questa è solo una delle tante verità!
La lista civica “Noi di Marano” 

Balconi fioriti a Marano

C’è stato un tempo in cui amministratori previdenti premiavano i balconi più fioriti e colorati del paese, in un’ottica di pulizia, bellezza e sana competitività. Ma i tempi sono cambiati: il porta a porta ha modificato la destinazione d’uso dei nostri terrazzi e balconi. Dove si coltivavano piante e fiori ora si deve destinare lo spazio a cesti, cestini, bidoni, sacchi e sacchetti, che devono essere tenuti rigorosamente all’aperto, per evitare i maleodoranti odori che si sprigionano dalle confezioni vuote di alimenti e bevande. Rifiuti da mantenere obbligatoriamente a casa anche per 15 giorni, tra un passaggio e l’altro della raccolta porta a porta. E sulla salubrità della cosa poniamo qualche altro interrogativo. Speriamo arrivino presto tempi migliori. 
La lista civica “Noi di Marano”

Rifiuti e inquinamento. Le verità scomode.

Sull’andamento della raccolta rifiuti, solo utilizzando i dati resi noti dall’Amministrazione, possiamo capire che la realtà è molto diversa da quello che vogliono farci credere. Il fallimento del nuovo sistema porta a porta è evidente! Se la matematica non è un’opinione, ma fatta di cifre, la raccolta della differenziata nel comune di Marano è crollata, in tutti i sensi: dal secco, alla carta, alla plastica e al vetro.  Questo vuol dire che parecchi maranesi esercitano la gestione dei propri rifiuti, pur pagando la tasse di raccolta, in maniera opposta alle indicazioni/imposizioni dell’Amministrazione. Resta da capire (e non sappiamo se qualcuno della giunta se lo sia mai chiesto) dove va a finire questa massa imponente di materiale, ma probabilmente oltre i confini del nostro comune.
A Marano invece, molti cittadini, non potendo o volendo tenere i rifiuti in casa per 15 giorni, sono costretti a portarli all’eco centro con l’auto (a causa della notevole distanza del centro raccolta dal paese). Dovendo, inoltre, a volte subire estenuanti soste, anche di 30 minuti davanti all’ingresso, create dall’intasamento dagli utilizzatori stessi, che vi possono accedere solo due mezze giornate a settimana. Questo, naturalmente, avviene con mezzi alimentati a benzina o gasolio. Motori che producono gas di scarico e polveri sottili.
L’amministrazione stessa ci dice che i “visitatori” dell’eco centro sono aumentati in modo notevole, nell’ultimo anno, ma nello stesso tempo nega che siano stati costretti a farlo a causa del nuovo tipo di raccolta. Ma allora perché ci vanno? L’eco centro è forse motivo di altra attrazione, se non quella del deposito dei rifiuti? 
La lista civica “Noi di Marano”

sabato 17 settembre 2016

Marano: «Parchi e aiuole ostaggio dell’erbacce»

Rotatorie, cigli stradali e aiuole spartitraffico di Marano sono da settimane «ostaggio dell'erba alta». Una folta vegetazione sta infatti crescendo indisturbata in vari angoli del paese, facendo scomparire panchine, idranti, segnali stradali e, in alcuni casi, anche giostrine. Ad essere infestati dalla gramigna alta anche mezzo metro sono soprattutto i parchi più defilati, come ad esempio quello in via Santa Barbara, oppure le aree verdi delle zone residenziali delle vie Santa Chiara e dei Bronzi. Crescita vigorosa anche per le aiuole e le rotatorie di viale Europa, la ciclabile di via Santa Maria, e per i cigli di via Trieste, di via Verdi e via Santa Lucia. Anche l'entrata secondaria del parco della Solidarietà avrebbe bisogno di una sfalciata, dato che il vialetto è invaso dalle erbacce, mentre è in ottimo stato il centralissimo parco di via Marconi.
DEGRADO. A segnalare il degrado di vari angoli del paese sono i consiglieri Erik Pretto e Maurizio Cavedon del gruppo di minoranza “Noi di Marano”: «Ancora una volta, come già successo negli anni passati, quest'estate Marano ha fornito uno spettacolo poco edificante: aiuole e bordi stradali con la vegetazione sopra il metro, rotonde incolte e parchi inaccessibili - lamentano - È una questione non solo di decoro urbano ma di sicurezza stradale e di igiene. La gente si chiede perché non sia possibile improntare una tabella dei lavori di sfalcio e pulizia che comprenda anche il mese di agosto, senza lasciare scoperto il periodo dell’anno in cui maggiormente si usufruisce delle aree verdi. In tutta questa situazione, ci tornano però alla mente l'ennesimo proclama fatto dall’Amministrazione, secondo cui i “presunti profughi” e i cittadini debitori avrebbero potuto collaborare alla manutenzione del verde pubblico».
INTERVENTO. La giunta sta già intervenendo. «C'è stato un ritardo nello sfalcio dell'erba perché in agosto abbiamo dato precedenza alla manutenzione delle scuole in vista dell’inizio delle lezioni - precisa il sindaco Piera Moro - La squadra operai è stata impegnata in lavori straordinari, come la sistemazione del piano interrato delle scuole elementari che ha subito delle infiltrazioni in seguito all'ultimo nubifragio. Nei giorni scorsi sono stati sfalciati i parchi principali. Dalla settimana prossima ci occuperemo anche di aiuole, rotatorie e cigli stradali. Per quanto riguarda l'impiego dei migranti, per motivi di assicurazione quest'estate non si sono occupati del taglio erba ma della sistemazione dell'arredo urbano e dei giochi».
Alessandra Dall’Igna (Il Giornale di Vicenza)

martedì 6 settembre 2016

Marano. Degrado nel verde pubblico. Noi di Marano: “Dovevano occuparsene profughi e debitori”


Verde pubblico incolto a Marano Vicentino, con l’opposizione ‘Noi di Marano’ che accusa l’amministrazione del sindaco Piera Moro di non aver mantenuto il progetto di dare l’incarico a profughi e cittadini in debito con il comune, regalando al paese un’immagine di degrado.
“Agosto da dimenticare – spiegano dal gruppo di minoranza – La vegetazione si è impossessata degli spazi ricreativi e ancora una volta, nel mese dedicato alle ferie per chi lavora, alle vacanze per i ragazzi che vanno a scuola, alle famiglie che si riuniscono per passare qualche giorno assieme, i cittadini non hanno potuto godere dei parchi cittadini facendoci giocare i bambini”.
Per l’opposizione di Marano, tenere il verde cittadino incolto non significa solo degrado o mancanza di possibilità di usare il suolo pubblico. Significa anche trascurare la pulizia dei segnali stradali, che in alcuni casi vengono ‘oscurati’ dalle piante, e pericolo di malasanità, con topi, rettili e zanzare, che potrebbero trovare il giusto habitat per proliferare. 
L’accusa evidenzia inoltre una promessa fatta dall’amministrazione comunale, dove era ipotizzato l’uso di profughi o cittadini debitori nei confronti del comune, come forza lavoro proprio per tenere in ordine il verde pubblico.
“Le aiuole, i bordi strada e le aree a prato, dove non sono state già tagliate da qualche volenteroso privato confinante, sono un vero disastro – commentano da Noi di Marano – E in tutta questa situazione, ci tornano alla mente i proclami fatti quest’anno dall’amministrazione comunale, secondo i quali i profughi e i cittadini debitori con il comune per imposte non versate, avrebbero potuto collaborare alla manutenzione del verde pubblico. Ci chiediamo – concludono – se non sia stato solo l’ennesimo proclama di un’Amministrazione autoreferenziale”.
Da Altovicentinonline.it

sabato 3 settembre 2016

L'ENNESIMO AGOSTO DI DEGRADO, DA DIMENTICARE!

Siamo arrivati alla fine del mese, di questo agosto 2016, senza aver potuto godere dei nostri parchi e soprattutto senza averci fatto giocare i nostri bambini. La vegetazione si è impossessata degli spazi ricreativi. Ancora una volta, come già successo in agosto negli anni passati, il mese dedicato alle ferie per chi lavora, alle vacanze per i ragazzi che vanno a scuola, alle famiglie che si riuniscono per passare qualche giorno assieme, è solo da dimenticare.
Uno spettacolo poco edificante per tutto il paese ed il raffronto con gli altri Comuni confinanti è umiliante: aiuole e bordi stradali con la vegetazione sopra il metro, rotonde incolte, segnali stradali ed idranti nascosti dall’erba. La gente si chiede come sia possibile non riuscire ad improntare una tabella dei lavori di taglio dell’erba e pulizia delle aree pubbliche che possa comprendere anche il mese di agosto, senza lasciare scoperto il periodo dell’anno in cui maggiormente si usufruisce delle zone verdi, tanto più se occupate da attrezzature dedicate allo svago dell’infanzia.
Il parco di Via Santa Barbara (villaggio Matteotti) è impraticabile, così come altri luoghi simili. A provare ad addentrarsi si rischia qualche brutta sorpresa, non vedendo cosa si calpesta o cosa si nasconda in mezzo alle erbacce ed ai rami caduti dagli alberi.
Le aiuole, i bordi strada e le aree a prato, dove non sono state già tagliate da qualche volenteroso privato confinate, sono un vero disastro, per il decoro urbano ma soprattutto per la visibilità stradale, ed anche perché possono diventare l’ambiente ideale per topi, rettili e zanzare. Insomma, l’ennesimo agosto di degrado a Marano Vicentino.
In tutta questa situazione, ci tornano però alla mente i proclami fatti quest’anno dall’Amministrazione comunale, secondo i quali i “presunti profughi” ed i cittadini debitori nei confronti dell’Ente per imposte non versate avrebbero potuto collaborare alla manutenzione del verde pubblico; che sia stato solo l’ennesimo proclama di un’Amministrazione autoreferenziale?
Lista Civica "Noi di Marano"