sabato 17 settembre 2016

Marano: «Parchi e aiuole ostaggio dell’erbacce»

Rotatorie, cigli stradali e aiuole spartitraffico di Marano sono da settimane «ostaggio dell'erba alta». Una folta vegetazione sta infatti crescendo indisturbata in vari angoli del paese, facendo scomparire panchine, idranti, segnali stradali e, in alcuni casi, anche giostrine. Ad essere infestati dalla gramigna alta anche mezzo metro sono soprattutto i parchi più defilati, come ad esempio quello in via Santa Barbara, oppure le aree verdi delle zone residenziali delle vie Santa Chiara e dei Bronzi. Crescita vigorosa anche per le aiuole e le rotatorie di viale Europa, la ciclabile di via Santa Maria, e per i cigli di via Trieste, di via Verdi e via Santa Lucia. Anche l'entrata secondaria del parco della Solidarietà avrebbe bisogno di una sfalciata, dato che il vialetto è invaso dalle erbacce, mentre è in ottimo stato il centralissimo parco di via Marconi.
DEGRADO. A segnalare il degrado di vari angoli del paese sono i consiglieri Erik Pretto e Maurizio Cavedon del gruppo di minoranza “Noi di Marano”: «Ancora una volta, come già successo negli anni passati, quest'estate Marano ha fornito uno spettacolo poco edificante: aiuole e bordi stradali con la vegetazione sopra il metro, rotonde incolte e parchi inaccessibili - lamentano - È una questione non solo di decoro urbano ma di sicurezza stradale e di igiene. La gente si chiede perché non sia possibile improntare una tabella dei lavori di sfalcio e pulizia che comprenda anche il mese di agosto, senza lasciare scoperto il periodo dell’anno in cui maggiormente si usufruisce delle aree verdi. In tutta questa situazione, ci tornano però alla mente l'ennesimo proclama fatto dall’Amministrazione, secondo cui i “presunti profughi” e i cittadini debitori avrebbero potuto collaborare alla manutenzione del verde pubblico».
INTERVENTO. La giunta sta già intervenendo. «C'è stato un ritardo nello sfalcio dell'erba perché in agosto abbiamo dato precedenza alla manutenzione delle scuole in vista dell’inizio delle lezioni - precisa il sindaco Piera Moro - La squadra operai è stata impegnata in lavori straordinari, come la sistemazione del piano interrato delle scuole elementari che ha subito delle infiltrazioni in seguito all'ultimo nubifragio. Nei giorni scorsi sono stati sfalciati i parchi principali. Dalla settimana prossima ci occuperemo anche di aiuole, rotatorie e cigli stradali. Per quanto riguarda l'impiego dei migranti, per motivi di assicurazione quest'estate non si sono occupati del taglio erba ma della sistemazione dell'arredo urbano e dei giochi».
Alessandra Dall’Igna (Il Giornale di Vicenza)

martedì 6 settembre 2016

Marano. Degrado nel verde pubblico. Noi di Marano: “Dovevano occuparsene profughi e debitori”


Verde pubblico incolto a Marano Vicentino, con l’opposizione ‘Noi di Marano’ che accusa l’amministrazione del sindaco Piera Moro di non aver mantenuto il progetto di dare l’incarico a profughi e cittadini in debito con il comune, regalando al paese un’immagine di degrado.
“Agosto da dimenticare – spiegano dal gruppo di minoranza – La vegetazione si è impossessata degli spazi ricreativi e ancora una volta, nel mese dedicato alle ferie per chi lavora, alle vacanze per i ragazzi che vanno a scuola, alle famiglie che si riuniscono per passare qualche giorno assieme, i cittadini non hanno potuto godere dei parchi cittadini facendoci giocare i bambini”.
Per l’opposizione di Marano, tenere il verde cittadino incolto non significa solo degrado o mancanza di possibilità di usare il suolo pubblico. Significa anche trascurare la pulizia dei segnali stradali, che in alcuni casi vengono ‘oscurati’ dalle piante, e pericolo di malasanità, con topi, rettili e zanzare, che potrebbero trovare il giusto habitat per proliferare. 
L’accusa evidenzia inoltre una promessa fatta dall’amministrazione comunale, dove era ipotizzato l’uso di profughi o cittadini debitori nei confronti del comune, come forza lavoro proprio per tenere in ordine il verde pubblico.
“Le aiuole, i bordi strada e le aree a prato, dove non sono state già tagliate da qualche volenteroso privato confinante, sono un vero disastro – commentano da Noi di Marano – E in tutta questa situazione, ci tornano alla mente i proclami fatti quest’anno dall’amministrazione comunale, secondo i quali i profughi e i cittadini debitori con il comune per imposte non versate, avrebbero potuto collaborare alla manutenzione del verde pubblico. Ci chiediamo – concludono – se non sia stato solo l’ennesimo proclama di un’Amministrazione autoreferenziale”.
Da Altovicentinonline.it

sabato 3 settembre 2016

L'ENNESIMO AGOSTO DI DEGRADO, DA DIMENTICARE!

Siamo arrivati alla fine del mese, di questo agosto 2016, senza aver potuto godere dei nostri parchi e soprattutto senza averci fatto giocare i nostri bambini. La vegetazione si è impossessata degli spazi ricreativi. Ancora una volta, come già successo in agosto negli anni passati, il mese dedicato alle ferie per chi lavora, alle vacanze per i ragazzi che vanno a scuola, alle famiglie che si riuniscono per passare qualche giorno assieme, è solo da dimenticare.
Uno spettacolo poco edificante per tutto il paese ed il raffronto con gli altri Comuni confinanti è umiliante: aiuole e bordi stradali con la vegetazione sopra il metro, rotonde incolte, segnali stradali ed idranti nascosti dall’erba. La gente si chiede come sia possibile non riuscire ad improntare una tabella dei lavori di taglio dell’erba e pulizia delle aree pubbliche che possa comprendere anche il mese di agosto, senza lasciare scoperto il periodo dell’anno in cui maggiormente si usufruisce delle zone verdi, tanto più se occupate da attrezzature dedicate allo svago dell’infanzia.
Il parco di Via Santa Barbara (villaggio Matteotti) è impraticabile, così come altri luoghi simili. A provare ad addentrarsi si rischia qualche brutta sorpresa, non vedendo cosa si calpesta o cosa si nasconda in mezzo alle erbacce ed ai rami caduti dagli alberi.
Le aiuole, i bordi strada e le aree a prato, dove non sono state già tagliate da qualche volenteroso privato confinate, sono un vero disastro, per il decoro urbano ma soprattutto per la visibilità stradale, ed anche perché possono diventare l’ambiente ideale per topi, rettili e zanzare. Insomma, l’ennesimo agosto di degrado a Marano Vicentino.
In tutta questa situazione, ci tornano però alla mente i proclami fatti quest’anno dall’Amministrazione comunale, secondo i quali i “presunti profughi” ed i cittadini debitori nei confronti dell’Ente per imposte non versate avrebbero potuto collaborare alla manutenzione del verde pubblico; che sia stato solo l’ennesimo proclama di un’Amministrazione autoreferenziale?
Lista Civica "Noi di Marano"