martedì 30 agosto 2016

Farmacia snobbata «Non può sostituire veterinari e medici»

Fumata nera per la farmacia comunale di Marano. L'asta per l'assegnazione della terza croce verde del paese, che avrebbe dovuto aprire i battenti entro l'anno nella zona sud di Marano, è andata deserta. E questo ha fatto scatenare la polemica politica. Se secondo il sindaco Piera Moro la causa di questa debacle va attribuita alla scarsa offerta in quest'area di edifici adatti a ospitare la nuova farmacia, per Erik Pretto del gruppo di minoranza “Noi di Marano” è colpa degli onerosi servizi inseriti dall'Amministrazione nel bando.
Pretto fa riferimento soprattutto alla volontà del Comune di attivare all’interno della futura farmacia una sezione dedicata ai farmaci per animali e anche un ambulatorio infermieristico.
Fatto sta che, per un motivo o per l'altro, alla scadenza del bando in municipio non è arrivata alcuna offerta, arrestando di fatto il lungo e complicato iter per l'apertura della farmacia comunale iniziato a maggio 2012.
La giunta Moro aveva variato la collocazione della terza farmacia stabilendo che non sarebbe più sorta a sud del paese (come er stato progettato dall'Amministrazione Nardello) ma all'interno del centro diurno “Brolatti”. Decisione contro cui le due storiche rivendite di medicinali del paese avevano presentato ricorso al Tar per concorrenza sleale.
A gennaio 2015 l'Amministrazione ha deciso di tornare sui suoi passi, ricollocando la terza farmacia a sud del paese e prevedendo di incassare la somma fissa di 200 mila euro per la concessione, più altri 12 mila euro anno di locazione per i prossimi 30 anni. «L'interesse dei privati verso la nuova farmacia comunale non è mai mancato - precisa il sindaco Moro - Il problema è relativo solo al suo posizionamento. Abbiamo rispettato la decisione presa dalla precedente Amministrazione, ma gli stabili in affitto attualmente disponibili sono stati giudicati dai privati inadeguati perché fuori dal giro. Credo che la nuova lottizzazione Dal Santo, che dovrebbe essere avviata a breve, potrebbe essere una soluzione a questo problema. A settembre riproporremo il bando: sono convinta che per l'anno prossimo la farmacia comunale sarà realtà».
«Se il problema è la collocazione - ribatte il consigliere Pretto - è sufficiente tornare in Consiglio e ampliare l'area individuata, inserendo vie ora escluse come il tratto centrale di via Vittorio Veneto. Sono convinto che la difficoltà sia solo di carattere tecnico: si sta chiedendo ai futuri gestori di offrire troppi servizi. L'ambulatorio infermieristico dovrebbe essere creato dal Comune in piazzetta Aldo Moro, dove ci sono già gli studi medici. Poi, ritengo eccessiva la rivendita di farmaci per animali».
Alessandra Dall’Igna (Il Giornale di Vicenza 14.08.2016)

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