sabato 28 novembre 2015

Arco a rischio crollo: «Simbolo del paese». Appello per salvarlo

«Salviamo l’arco di via Ca’ Alta prima che Marano perda un pezzo della sua storia».
A lanciare l’appello è il consigliere di minoranza Erik Pretto, che ha deciso di segnalare al Comune le preoccupanti condizioni in cui versa il manufatto del XV secolo. L’arco, realizzato in pietra bianca, intagliato a tortiglione nell’intradosso, con stemma nobiliare in chiave di volta, appare segnato da tempo e intemperie, tanto da far temere un possibile crollo.
«Tra i simboli di Marano - spiega Pretto - uno dei più prestigiosi è l’arco d’ingresso alla corte di via Cà Alta».
Lo stesso arco si trova nei pressi di un’importante e storica residenza padronale.
«Tali immobili - ricorda Pretto - sono considerati beni di interesse da parte dell’Istituto Regionale Ville Venete, ma versano in pessime condizioni. La residenza Cà Alta risulta di proprietà privata, mentre l’arco, che sovrasta la strada pubblica, si ritiene debba essere di proprietà comunale. Se così fosse, è necessario che l’amministrazione comunale intervenga per salvaguardare un così importante simbolo del nostro territorio». 
A.D.I. Giornale di Vicenza 28.11.2015

lunedì 23 novembre 2015

Marano. Manutenzione dell’arco di via Cà Alta. Noi di Marano chiede l’intervento

“L’arco storico di via Cà Alta, uno dei più prestigiosi simboli di Marano Vicentino ha bisogno di manutenzione”. A chiederla è il gruppo di minoranza Noi di Marano, il cui capogruppo, Erik Umberto Pretto, ha presentato un’interpellanza al Sindaco Piera Moro e alla sua giunta.
“L’arco di ingresso alla corte interna di via Cà Alta, manufatto di notevole valore storico ed artistico risalente al XV secolo, in pietra bianca, intagliato a tortiglione nell’intradosso, con stemma nobiliare in chiave di volta, necessita di manutenzione – recita l’interpellanza – Lo stesso arco si trova nei pressi di una importante e storica residenza padronale, anch’essa risalente al XV secolo, a pianta rettangolare, con ampie porzioni di cornice sottogronda in cotto a dente di sega, una bifora in stile gotico ad archi trilobati ed alcune aperture a profilo ogivale”.
Secondo Pretto e i suoi, gli immobili in questione sono considerati beni di interesse da parte dell’Istituto Regionale Ville Venete, ma versano in pessime condizioni di manutenzione, tanto da ipotizzare che vi possano essere concreti rischi di crollo.
“La residenza padronale denominata Cà Alta risulta essere di proprietà privata – spiega Pretto –  mentre l’arco, che sovrasta la strada pubblica omonima, si ritiene essere di proprietà comunale. Se così fosse, l’intervento spetta proprio all’amministrazione, a cui chiediamo ufficialmente chi è il proprietario dell’importante simbolo e come si intende salvaguardarlo”.
Altovicentinonline 23.11.2015

venerdì 6 novembre 2015

Marano. Pretto al Sindaco Moro: “Uscire da Anci e destinare i soldi al Sociale”

“Anci ha subito le imposizioni di Roma senza tutelare i Comuni. Pertanto non ha più senso pagare la quota di iscrizione al sindacato ed è meglio chiamarsene fuori”.
Lo sostiene Erik Umberto Pretto, con il suo gruppo consiliare di minoranza ‘Noi di Marano’, che con una proposta di ordine del giorno, chiederà che di fatto il Comune di Marano esca dal sindacato Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
“In questi ultimi 4 anni i Comuni italiani sono stati oggetto di una costante e sistematica politica di tagli – ha spiegato Pretto – Di fatto il governo, da un lato ha ridotto drasticamente i trasferimenti fino ad arrivare a compromettere l’erogazione dei servizi ai cittadini, dall’altro non ha rivisto i criteri di applicazione del patto di stabilità con la diretta conseguenza di impedire ogni investimento di qualità nei diversi settori come scuola, strade, sicurezza, ambiente”.
L’uscita da Anci quindi, per ‘Noi di Marano’ sarebbe una presa di posizione contro leggi e tagli che vanno ad appesantire i bilanci delle amministrazioni locali che si vedono costrette a ridurre, se non eliminare, molti servizi ai cittadini.
“I cambiamenti introdotti dal Governo Monti fino al Governo Renzi sulla tassazione locale, oltre ad aggravare le tasse ai cittadini ed aumentare i trasferimenti verso il Governo centrale, ha causato anche un appesantimento della burocrazia – ha sottolineato Pretto – La situazione descritta ha generato difficoltà sempre maggiori, da parte dei Sindaci, nel dare risposte ai nostri cittadini, creando una situazione di frustrazione a chi, come gli amministratori locali, affronta la propria attività amministrativa con spirito di servizio. Anci, che è a tutti gli effetti il sindacato dei Comuni, in questi anni ha subito tutto ciò senza prendere posizioni decise. E’ quindi lecito pensare che i vertici di Anci abbiano assunto un atteggiamento funzionale ad un Governo ‘amico’, dando priorità all’appartenenza politica a scapito del ruolo di rappresentanza delle istituzioni locali.
‘Noi di Marano’ – conclude Pretto – chiede al consiglio comunale di Marano Vicentino di esprimersi in favore dell’uscita da Anci impegnando la giunta affinché la somma finora destinata alla quota di iscrizione annuale sia destinata a progetti nel settore sociale”.
Altovicentinonline 06.11.2015

martedì 3 novembre 2015

Marano. Opposizione contro la chiusura del passaggio a livello ‘di Pocio’: “Serve agli agricoltori”

I tempi di attesa saranno pure lunghi, ma la chiusura del passaggio a livello ‘di Pocio’ a qualcuno non piace.
A manifestare perplessità per la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere il piccolo passaggio a livello in mezzo alla campana maranese è l’opposizione di Erik Umberto Pretto che, con il suo gruppo ‘Noi di Marano’, ha presentato un’interpellanza al Sindaco Piera Moro per chiedere spiegazioni al riguardo.
“Si è recentemente appreso dalla stampa locale che l’amministrazione comunale di Marano Vicentino avrebbe firmato, o starebbe per firmare, un accordo con Rete Ferroviaria Italiana per velocizzare i tempi di attesa ai binari lungo Via Santa Lucia, al confine fra Marano Vicentino e Zanè – ha spiegato Pretto – Sembra che tale accordo preveda di chiudere il passaggio a livello lungo via San Fermo, che però ci risulta utilizzato da sei agricoltori locali”.
Preoccupati per gli agricoltori che fanno uso d’abitudine del passaggio, Pretto e i suoi hanno posto alcune domande alla giunta di Piera Moro.
“Siamo d’accordo sul fatto che la velocizzazione dei tempi d’attesa al passaggio a livello di Via Santa Lucia sia prioritario per agevolare gli automobilisti – ha sottolineato Pretto –  e siamo consapevoli che il passaggio a livello di Via San Fermo è utilizzato da molti agricoltori locali, non soltanto sei, e che tale via di collegamento è molto più usata rispetto alle alternative Via Santa Maria e Via Molette per raggiungere i fondi agricoli ubicati oltre la linea ferroviaria. Chiediamo pertanto quali sono le istanze presentate dagli agricoltori maranesi e dalla Coldiretti locale, rendendo noto al Consiglio comunale eventuali proposte alternative presentate da costoro ed indicandone i motivi del mancato accoglimento. Chiediamo inoltre – conclude l’istanza – di  informare il Consiglio comunale in merito a tutte le altre soluzioni ipotizzabili ai fini della velocizzazione dei tempi di attraversamento lungo Via Santa Lucia, alternative a quella scelta dall’Amministrazione comunale, indicando per ciascuna di esse i costi associati ed i motivi dell’esclusione”.
Altovicentinonline

lunedì 2 novembre 2015

INTERROGAZIONE - INCIDENTE AL CIMITERO COMUNALE: COINVOLTO UN "PROFUGO".

All'Assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Luca
Marano Vicentino, 02/11/2015
INTERROGAZIONE (con richiesta di risposta verbale in Consiglio comunale) - INCIDENTE AL CIMITERO COMUNALE: COINVOLTO UN "PROFUGO".
In seguito alla firma della convenzione fra il Comune di Marano Vicentino e la cooperativa sociale “Con te” per l'utilizzo dei migranti in attività socialmente utili da svolgere sul territorio comunale, alcuni giorni orsono alcuni dei cosiddetti "profughi" sono stati impiegati in lavori pubblici presso il cimitero comunale.
Da quanto raccontano numerosi testimoni, un migrante, che stava sbrigando dei lavori di pulizia delle aiuole, si sarebbe messo alla guida di un autocarro ed avrebbe letteralmente sfondato il muro di cinta del cimitero ad un passo dal cancello d’ingresso, abbattendone diversi metri. Pare si sia sfiorata miracolosamente la tragedia, in quanto alcune signore stavano leggendo la vicina bacheca degli annunci funebri proprio in quell’istante. Il caso, o la fortuna, ha voluto che ci siano stati solo danni materiali; ma la paura è stata comunque notevole.
Attraverso la stampa locale, l'Assessore comunale ai Lavori Pubblici Francesco Luca, pur minimizzando quanto accaduto, ha confermato i fatti.
Tutto ciò premesso, esprimendo la mia forte perplessità in merito all'effettiva convenienza della convenzione siglata dall'Amministrazione comunale con la cooperativa sociale sopra citata, si chiede:
- chi è il proprietario dell'autocarro incidentato?
- l'autocarro in questione era stato preventivamente assicurato per l'uso da parte di personale non dipendente?

- il migrante che era alla guida dell’autocarro aveva la patente o un permesso di guida regolare?
- chi ha autorizzato il migrante a salire sul mezzo?
- chi si occupa del controllo reale di queste persone, di cui conosciamo poco o nulla, e chi ne è responsabile per la loro condotta ed il loro operato?
- chi risponde, civilmente o penalmente, in caso di danni o incidenti eventualmente provocati dai migranti impiegati in lavori socialmente utili?
- chi pagherà il conto dei danni di questo incidente? La cooperativa, il Comune o una compagnia assicurativa?

Distinti saluti.

Erik Umberto Pretto
Capogruppo consiliare "Noi di Marano"