Verde pubblico
incolto a Marano Vicentino, con l’opposizione ‘Noi di Marano’ che accusa
l’amministrazione del sindaco Piera Moro di non aver mantenuto il progetto di
dare l’incarico a profughi e cittadini in debito con il comune, regalando al
paese un’immagine di degrado.
“Agosto da
dimenticare – spiegano dal gruppo di minoranza – La vegetazione si è
impossessata degli spazi ricreativi e ancora una volta, nel mese dedicato alle
ferie per chi lavora, alle vacanze per i ragazzi che vanno a scuola, alle
famiglie che si riuniscono per passare qualche giorno assieme, i cittadini non
hanno potuto godere dei parchi cittadini facendoci giocare i bambini”.
Per
l’opposizione di Marano, tenere il verde cittadino incolto non significa solo
degrado o mancanza di possibilità di usare il suolo pubblico. Significa anche
trascurare la pulizia dei segnali stradali, che in alcuni casi vengono
‘oscurati’ dalle piante, e pericolo di malasanità, con topi, rettili e zanzare,
che potrebbero trovare il giusto habitat per proliferare.
L’accusa evidenzia inoltre una promessa fatta
dall’amministrazione comunale, dove era ipotizzato l’uso di profughi o
cittadini debitori nei confronti del comune, come forza lavoro
proprio per tenere in ordine il verde pubblico.
“Le aiuole,
i bordi strada e le aree a prato, dove non sono state già tagliate da qualche
volenteroso privato confinante, sono un vero disastro – commentano da Noi di
Marano – E in tutta questa situazione, ci tornano alla mente i proclami fatti
quest’anno dall’amministrazione comunale, secondo i quali i profughi e i
cittadini debitori con il comune per imposte non versate, avrebbero potuto
collaborare alla manutenzione del verde pubblico. Ci chiediamo – concludono –
se non sia stato solo l’ennesimo proclama di un’Amministrazione
autoreferenziale”.
Da Altovicentinonline.it
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